Biblioteca Comunale di Sora: cosa ci colpisce

Data la parzialità di notizie pubblicate dagli organi di stampa sulla
vicenda Biblioteca, ci sentiamo in dovere di fornire una cronistoria
completa di quanto accaduto.

• Dall’inaugurazione (2003) al giugno 2009, i servizi Archivio e
Biblioteca Comunale di Sora sono stati gestiti dalla coop. sociale
“Lirenas”. Scaduto il contratto tra Lirenas e Comune di Sora, il
presidente della coop Tanzilli è receduto dall’affidamento dei servizi.
Il Comune li ha quindi temporaneamente affidati, senza gara né appalti
(e sui criteri di scelta resta un grosso punto interrogativo) ad una
coop sociale siracusana, “La Garderie” (che gestisce asili nido).


• I dipendenti sono stati rilevati dalla ditta, che ha stipulato con
loro un contratto trimestrale con periodo di prova iniziale da 30 a 60
giorni (nonostante lavorassero da sei anni nella stessa mansione e nello
stesso servizio). Durante il trimestre luglio-settembre “La Garderie”
ha licenziato una lavoratrice senza mai chiarire le motivazioni.

• A settembre 2009 la gestione è passata alla società “Team Service”, in
attesa di espletare la procedura per bandire una gara di appalto per un
quinquennio. Un lavoratore ha rinunciato al contratto con la Team
Service, lasciando l’impiego e portando così il numero degli operatori a
otto unità.

• Il Comune di Sora ha bandito con determinazione dirigenziale n. 58 del
14.1.2010 la gara d’appalto per l’affidamento dei servizi bibliotecari e
dell’archivio storico del Comune di Sora. Il bando prevede il
conferimento del punteggio massimo (20 punti) alla ditta che si fosse
impegnata a riassumere tutti gli otto lavoratori presenti in Biblioteca
ed Archivio al momento della pubblicazione del bando, non tutelando per
altro la lavoratrice licenziata ingiustamente.

• Nei preliminari di gara, tra le cinque ditte concorrenti è stata
esclusa “La Garderie” (che, nonostante la condotta dimostrata con il
licenziamento immotivato, era stata ammessa al bando) per irregolarità e
incompletezza della documentazione presentata. La commissione
giudicatrice ha però, dopo un breve periodo di riserva, riammesso la
ditta esclusa. La stampa locale, nonostante i comunicati stampa, non ha
dato notizia di questi fatti..

• Il 22 aprile 2010 la gara è stata temporaneamente aggiudicata (con
parere favorevole della maggioranza della commissione) a “La Garderie”
dopo l’esclusione delle altre ditte partecipanti, tra cui “Team Service”
e “Co.pat” (da 25 anni specializzata in gestione di biblioteche e
archivi su tutto il territorio nazionale), le quali hanno ricorso contro
la legittimità dell’aggiudicazione e contro la propria esclusione
presso il TAR di Latina. La notizia dei due ricorsi presentati non è
stata inizialmente diffusa dalla stampa.

• L’amministrazione proroga per due mesi l’affidamento del servizio alla
società “Team Sevice” per l’espletamento delle procedure necessarie.
Sulla stampa campeggiano a tutta pagina comunicati stampa di consiglieri
di minoranza, che attaccano l’amministrazione per la concessione della
proroga e difendono a spada tratta “il team di funzionari della
Biblioteca” membri della commissione di gara. Il sindaco Casinelli
replica con un comunicato stampa, pubblicato solo dalla pagina di
Frosinone de “Il Messaggero”.

• La “Team Service”presenta ricorso al TAR contro l’aggiudicazione a “La
Garderie” e contro la propria esclusione. Il 31 maggio il TAR sospende
in via cautelare la procedura di affidamento definitivo a “La Garderie”,
in attesa dell’udienza del 10 giugno. La stampa tace.

• Il 10 giugno la richiesta di sospensiva della “Team Service”, in un
primo momento concessa, non viene riconfermata. Le pagine della stampa
locale tornano a riempirsi di articoli e comunicati stampa della
minoranza, che inneggiano alla vittoria trionfale del “team di
funzionari della Biblioteca”, paladino della correttezza e della
trasparenza. Si prospettano anche futuri radiosi per i servizi
bibliotecari, grazie al recupero del lavoratore che da settembre 2009
(come già detto in precedenza) non era più impiegato per sua volontà
presso la Biblioteca. Lo stesso lavoratore rilascia a “Il Giornale”
(testata nazionale) una dichiarazione in cui accusa Sora di essere
“terra di mafia politica e di colletti bianchi”. La sottoscritta,
insieme ad alcuni rappresentanti di maggioranza, vorrebbe ribattere
dalle testate locali, che però non pubblicano nessuno degli articoli
ricevuti sulla faccenda.

• Il 25 giugno 2010 il Tar accoglie la richiesta di sospensiva cautelare
presentata dalla “Co.pat”. Nel verbale si fa riferimento anche alla
sospensione dell’efficacia “di tutti i verbali di gara, in particolar
modo quelli relativi alle sedute del 8 marzo del 15 marzo e del 22
aprile 2010, nonchè alla relazione a firma dei due Commissari di gara”.

• Lo stesso 25 giugno su una testata locale compare un articolo che
proclama la trionfale vittoria de “La Garderie”, che, a dire
dell’incauto cronista, avrebbe la “strada spianata” verso magnifiche
sorti.

• Il giorno 26 giugno viene pubblicato sulla stessa testata un timido
trafiletto di smentita per lo svarione commesso nell’edizione del giorno
precedente, contenente “velate” accuse al TAR, che “avrebbe mischiato
le carte”. Strano notare come in altre circostanze lo stesso TAR di
Latina era stato elogiato per aver limpidamente compiuto il suo operato.

Colpisce in questi giorni la parzialità delle notizie diffuse circa
la gara d’appalto per l’affidamento dei servizi archivistici e
bibliotecari di Sora dalla pressappochista stampa locale, pronta a dare
ascolto a indiscrezioni, voci di corridoio, e suggestioni a senso unico.
Colpisce la “censura” che i giornali locali esercitano, divulgando
notizie false e tendenziose, e non concedendo diritto di replica alla
controparte, imbeccati da qualche “longa manus” dei piani alti.
Colpisce il modo in cui la realtà è travisata e come “il becero
calpestio della verità” viene consentito e avallato.
Colpisce (ma molto meno) il fatto che qualche consigliere di minoranza,
già in campagna elettorale, per raccattare voti, speculi su una
situazione come quella della biblioteca che, a suo tempo, potevano
risolvere quando facevano parte dell’amministrazione Ganino, ma che per
loro colpa e complicità è stata inesorabilmente compromessa.
Colpisce che funzionari e impiegati che agiscono in modo
eufemisticamente scellerato (volendo salvare la buona fede, non si può
non tacciarli di profonda e vergognosa incompetenza) restino inamovibili
sulle loro poltrone.
Colpisce che un assessore che alle elezioni del 2006 sposò la causa
della sinistra, da sempre paladina dei diritti dei lavoratori, da un
anno è a conoscenza del licenziamento ingiustificato di una lavoratrice,
e ha lasciato cadere il grave fatto in un silenzio scandaloso. Forse è
troppo impegnato a riempire il vuoto dei suoi discorsi con episodi della
storia romana e celebri frasi latine (entrambi a sproposito).
Colpisce che sedicenti “vanti della città”, che non si fanno scrupoli di
diffamare Sora e la sua amministrazione, che avallano i clichés
infamanti della Ciociaria arretrata e ignorante e del bon sauvage
Martufello, che ostentano la propria “tuttologia” (forse ignorando che
“tuttologo” è termine sarcastico, sinonimo di “incompetente e
presuntuoso”) siano cinti di alloro mediatico da una stampa ignobile,
alla quale andrebbe forse rammentata la valenza di termini come
“professionalità”, “ecletticità”, “competenza”.
Colpisce la situazione nel suo insieme, che in questi giorni mi fa
costantemente pensare a due libri presenti sul mio comodino: “Les
misérables” di Victor Hugo e “Risorgimento in Sicilia”, a cura di
Rosario Bottaro, con scritti di Gaetano Salvemini, che già nel 1917
parlava amaramente di una “borghesia meridionale delinquente e
putrefatta”.
Serena Incani

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Una risposta a Biblioteca Comunale di Sora: cosa ci colpisce

  1. precari a vita scrive:

    che dire…cambia il colore politco della giunta, il risultato NO!!!
    Poi si lamentano che alle elezioni la sinistra sorana prende pochi voti….e ci credo!!!

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