EMERGENZA UMANITARIA

 

 A L’AQUILA È EMERGENZA UMANITARIA
LUNEDI 19 OTTOBRE 2009
Facciamo appello a tutti coloro che in Italia hanno dimostrato 
sensibilità a quanto qui è successo e continua ad accadere.
A chi ha mantenuta alta l'attenzione sul dramma che ha colpito il nostro
territorio e sulla gestione del post sisma.
oggi, il 18 di ottobre, all'Aquila fa freddo. Siamo nella fase più
drammatica, la notte già si sfiorano i -5°C ed andiamo incontro all'inverno,
un inverno che sappiamo essere spietato.
Le soluzioni abitative, promesse per l'inizio dell'autunno, non ci sono.
Circa 6000 persone sono ancora nelle tende.
Meno di 2000 persone sono finora entrate negli alloggi del piano C.A.S.E  o nei M.A.P.
La maggior parte degli aquilani sono sfollati altrove in attesa da mesi di
rientrare. Ora, con lo smantellamento delle tendopoli altre migliaia di
persone sono state allontanate dalla città e mandate spesso in posti
lontani difficilmente raggiungibili.
Noi, definiti “irriducibili”, siamo in realtà persone che (come tutti gli
altri) lavorano in città, i nostri figli frequentano le scuole all'Aquila,
molti non sono muniti di un mezzo di trasporto, altri possiedono terreni e animali
a cui provvedere. Siamo persone che qui vogliono restare anche  per
partecipare alla ricostruzione della nostra città.
Da oltre sei mesi viviamo in tenda, sopportando grandi sacrifici, ma con
questo freddo rischiamo di non poter più sopravvivere.
Se non accettiamo le destinazioni a cui siamo stati condannati (che  sempre
più spesso sono lontanissime) minacciano di toglierci acqua, luce, servizi.
Oggi, più di ieri, abbiamo bisogno della vostra solidarietà.
Gli enti locali e la Protezione Civile ci hanno abbandonati. Secondo le
ultime notizie che ci giungono i moduli abitativi removibili che stiamo
richiedendo a gran voce da maggio, forse (ma forse) arriveranno tra 45 giorni.
Oggi invece abbiamo bisogno di roulotte, camper o container abitabili e
stufe per poter assicurare una minima sopravvivenza. Visto che le nostre
richieste alla Protezione Civile e al Comune non sono prese in minima
considerazione chiediamo a tutti i cittadini italiani un ulteriore sforzo di solidarietà.
E abbiamo anche bisogno di non sentirci soli.
Per questo vi chiediamo di organizzare dei presidi nelle piazze delle città
italiane per SABATO 24 OTTOBRE portando nel cuore delle vostre città delle
tende per esprimere concretamente solidarietà a noi 6000 persone che viviamo
ancora nelle tende ad oltre sei mesi dal sisma.
Un altra emergenza è cominciata oggi. Non dettata da catastrofi natural ma
dalla stessa gestione del post sisma, da chi questa gestione l'ha portata
avanti sulla testa e sulla pelle delle popolazioni colpite.
Alcuni abitanti delle tendopoli sotto zero
Per donazioni e contatti:
emergenzaottobre2009@gmail.com
3391932618
3470343505
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